Recentemente la simpatia per l’OS del pinguino è ritornata grazie a MX Linux, che ha ridato vita a dei vecchi PC dimenticati in cantina, oltre che al vetusto Macbook Air del 2015.
Ma diciamocelo: per quanto scattante grazie al kernel Liquorice, XFCE è esteticamente un po’ povero.
Da qui, la domanda sorge spontanea: ma ci sono delle distribuzioni Linux stilose?
Ho fatto qualche ricerca, e pare proprio di sì. Tanto che su uno dei miei PC ho cambiato distro ed ora ne sto utilizzando una che ricorda molto MacOS. Ma senza spoilerare la mia scelta, ecco le distribuzioni Linux eststicamente più belle (e non solo!)
Premessa: la (breve) lista non è una classifica, l’ordine è puramente casuale. In realtà il numero di distribuzioni piacevoli alla vista potrebbe allungarsi, ma grosso modo le interfacce tendono ad assomigliarsi (a parte rari casi, i tool utilizzati sono sempre gli stessi).
Elementary OS
Giunto alla versione 7.1, ha un look & feel molto elegante e pulito, con lo stile grafico che ricorda MacOS. Ha un comodo dock e delle icone dallo stile sobrio.
Nel rapido check fatto con una Live-USB, sotto la scocca patinata c’è Ubuntu, che quindi garantisce solidità e un ottimo supporto hardware.
Arriva con delle app preinstallate che svolgono il ruolo di browser web, posta elettronica, editor di testo, calendario, musica e foto. Non ho approfondito (nel senso che non si capisce se sono app custom al 100% o un rebrand di altre app), ma svolgono il loro lavoro e ben si integrano nell’ambiente.
Le app possono essere installate dall'”App Center”, e c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Sebbene il grosso sia composto dalle classiche app opensource presenti nelle principali distro, ho visto qualche app nuova ed interessante.
A livello di configurazione, c’è ben poco da fare: l’interfaccia semplice nasconde la complessità dei settaggi, ed è a parer mio un’ottima distro per chi si avvicina per la prima volta a Linux. Per chi è più smanettone, per quanto sia sempre possibile customizzare tutto anche da terminale, non lo vedo però come scelta obbligata.
Fermo restando che l’insieme è molto armonioso.
E’ possibile scaricarlo gratuitamente o donare una somma modesta per lo sviluppo delle prossime release.
Sito ufficiale: https://elementary.io/
POP!_OS
Pop!_OS ricorda esteticamente l’OS della Mela. Dock, lievi effetti di animazione alle finestre, e anche qui, fondamenta costituite da Ubuntu.
Ho trovato un livello di customizzazione maggiore, ma comunque abbastanza contenuto. Viene fornito con alcune app di produttività, ed è possibile installare innumerevoli applicazioni dal Pop!_Shop. Ho trovato il motore di ricerca delle app un po’ lento nella ricerca tramite campo di testo.
Rispetto a Elementary OS ha forse un’interfaccia leggermente più accattivante.
Interessante il motore audio più reattivo di quello presente su altre distro. Leggevo di utenti che usano Pop!_OS per fare musica e video, con latenze minime. Certo, i DAW e i software di Video Editing su Unix non sono paragonabili a quelli di MacOS e Windows, ma da quello che ho letto, si può comunque fare molto (nei limiti della piattaforma e della mancanza di un supporto di molte librerie dei brand più blasonati (Izotope, Waves, Native Instruments per citarne alcuni).
Ma viene indicata una vasta scelta di campi d’uso molto interessanti.
Ho provato a farci girare compiz (per aggiungere animazioni openGL) ma ahimé, non funziona… E’ pur vero che si tratta di librerie un po’ “vintage”, ma anni fa su un Ubuntu “liscio” ci ero riuscito.
E’ una delle poche distro dove in fase di installazione viene effettuata la crittografia del disco.
Una differenza interessante è che sul sito ufficiale è possibile acquistare andhe dei PC ottimizzati per POP!_OS.
Sito ufficiale: https://pop.system76.com/
Garuda Linux
Questa distribuzione è basata su Arch, e a dirla tutta, è quella più “maranza” che ho visto. Ha un carattere tutto suo, specie nella variante Garuda KDE Dr460nized, basata per l’appunto su un KDE pesantemente personalizzato. Finestre animate (mi pare sia compiz, a meno che si tratti di un qualcosa che simula gli effetti), il terminale mostra le specifiche di sistema e l’icona del drago, le icone fanno molto cyberpunk, e il tutto dà molto l’idea di una distro da film SCI-FI.
In realtà ho fatto fatica a decifrare alcune icone, ma sopratutto, per quanto reattivo anche su un Celeron, si “mangia” il doppio delle risorse rispetto alla concorrenza: parliamo di minimo 4GB di RAM, consigliati 8GB. Più o meno il doppio delle altre distro presenti in questa pagina.
Bello sicuramente per farsi fighi con gli amici! Ma deve piacere il genere.
Disponibile, oltre che nella versione KDE, anche con GNOME, XFCE, Cinammon, Sway, i3WM, KDE Lite ed Hyprland.
Sito ufficiale: https://garudalinux.org/
Zorin OS
Altra distro basata su Ubuntu, dall’aspetto molto pulito, moderno e piacevole.
Una delle sue peculiarità è quella di offrire all’utente un’interfaccia simile a Windows o MacOS, mimando in certi casi l’estetica dell’interfaccia in maniera incredibile (la start bar di Windows per esempio è molto simile).
Esistono due versioni: una gratuita, con sole 4 interfacce grafiche, ed una Pro a pagamento, con ulteriori 6 interfacce ed un bundle di app “Pro”. Il tutto sotto i 50€, che tutto sommato, non è male.
Per dovere di cronaca, non vengono indicate le app, per cui non so se il prezzo in realtà serva giusto a coprire le personalizzazioni estetiche o se si tratti davvero di applicazioni di grado commerciale.
Sempre dal sito ufficiale è possibile acquistare dei PC ottimizzati per Zorin OS. In arrivo Zorin Grid, che sembra un sistema per gestire/configurare una rete di macchine in parallelo.
La distro può girare anche su PC di 15 anni fa, a testimonianza di come una distro ben ottimizzata possa ridare vita a PC ritenuti obsoleti, dando quindi una mano a ridurre gli sprechi e a far bene al pianeta.
Sito ufficiale: https://zorin.com/os/
Se vuoi provare altre distro, tra le più quotate al momento abbiamo: Linux Mint, Manjaro, Exodia OS, Deepin e Feren Os.
Io alla fine ho optato per Pop!_OS, installato su un mini PC con un Celeron J4125 ed 8GB di RAM. Funziona bene, è reattivo, ed è bello da vedere. MX Linux resta su macchine più vecchie e limitate, e sul MacBook Air. Almeno per ora 😉
Per testare le distro, consiglio di utilizzare una chiavetta USB live, così da non rimuovere Windows o MacOS (quest’ultimo solo su macchine con processori Intel, mi raccomando!)
Esistono tool sia per Windows che per MacOS per creare Live-USB a partire dall’immagine ISO della distribuzione. Ovviamente anche su Linux si trovano già installati questi tool (sia su MX Linux che Pop!_OS, ad esempio).
Buona (ri)scoperta del Pinguino!